Le vicende di questi primi sei mesi del 2011 ci hanno infatti particolarmente sollecitato e richiamato alla necessità di un ulteriore sforzo per garantire tutela e accoglienza a coloro che cercano rifugio da guerre e persecuzioni.
Costretti a partire, nel pericolo, senza speranza, senza riparo, senza nazionalita', senza un posto sicuro, in baracche o in tendopoli, violentati dalle guerre e dalle armi, lasciati dietro le sbarre, senza istruzione e senza medicine.
Caino, che ne e' stato di tuo fratello?