giovedì 26 aprile 2012

“Singing Together”: quest'anno con dodici cori internazionali


Suoni, colori e culture diversi si fondono assieme in un concerto incantevole. “Singing Together” ospita ogni anno numerosi cori internazionali, che portano sul palco la musica tradizionale del proprio Paese. Dopo le performance singole spazio al gran finale, con gli artisti che si uniscono assieme esibendosi in un’unica “voce”. La 17ª edizione dell’evento organizzato dal Coro San Marco ha visto la partecipazione di dodici gruppi internazionali e si è svolto in due date diverse alla Korean presbyterian church di Toronto (al 67 di Scarsdale Road), davanti a una platea di ben 700 persone.
Il 14 aprile si sono esibiti la Chinese Canadian Choir di Toronto, il Coro San Marco, l’Edelweiss Choir (australiano), i Joyful Singers (gruppo femminile coreano), il Nayiri Armenian Choir of Toronto, la The Carribean Chorale e il Noor Armenian Children’s Choir. Sabato scorso, invece, sono saliti sul palco il Coro Italia L’Aquila, la Cro.Arte Chorale (croata), i Joyful Singers, la Schola Cantorum (tedesca), la St. Elizabeth Schola Cantorum (ungherese), il Noor Armenian Children’s Choir e il Tkpc GodStar Children’s Choir.
«Ogni gruppo ha contribuito in modo unico con suoni e colori che identificano la loro cultura», afferma il maestro Daniele Colla, direttore del Coro San Marco e fondatore di “Singing Together”. «Oltre ai cori di adulti - prosegue il direttore -, quest’anno si sono aggiunti due cori di bambini, che hanno portato una fiammata di gioia e sorriso agli spettatori per la loro semplicità e vitalità: Il coro Noor e il TKPC Godstar».

Il pubblico ha applaudito lungamente ogni singola performance. «Il coro armeno ha presentato come solista Vartan Kaprielian, basso di soli 19 anni con una voce così pastosa e potente: sicuramente ne sentiremo parlare in futuro nei grandi teatri d’opera del mondo - commenta Colla - Il coro San Marco ha presentato tre solisti di grande bravura: la mezzo-soprano Larisa Tiour, la soprano Nadia Gugliotta-Umana e il tenore Michael Nasato. Di spicco è stata anche la vivacità e la musicalità dei bambini coreani». Ma i momenti più apprezzati dalla platea sono stati quelli finali, quando i cori si sono uniti per interpretare “Canadians” di Yvonne Speck, “Totus Tuus” di Peter Togni, “Hands United in Peace” di Rothemberg e “Tanzen und Springen” di Hans Leo Hassler. «Abbiamo voluto commemorare i 400 anni della morte del compositore tedesco Hans Leo Hassler con il suo madrigal (composizione polifonica sviluppatasi tra il XIV e il XVII secolo, ndr) a 5 voci, è stato un momento toccante - dice Colla - Inoltre avevamo ospite in sala la signora Speck, che è salita sul palco emozionatissima per ringraziare i coristi». I dodici gruppi corali hanno rappresentato una decina di Paesi, dalla Cina all’Australia, dalla Corea del Sud all’Italia. Il Belpaese ha avuto come ambasciatori il Coro San Marco, «con un repertorio classico dei grandi maestri della musica italiana, da Vivaldi a Verdi, da Rossini a Puccini», e il Coro Italia l’Aquila, che ha cantato musica folcloristica. «I due cori si sono integrati molto bene», aggiunge Daniele Colla. Ora per il Coro San Marco è già tempo di programmare il futuro. Il prossimo impegno del gruppo italiano sarà il 17 giugno nell’ambito delle celebrazioni italiane. Poi ci sarà “Le mondial Choral du Québec” il 30 giugno a Montréal. «Stiamo anche programmando i primi concerti natalizi, e se riusciamo ad avere degli sponsor vorremmo produrre un cd, con canzoni come “Tu scendi dalle stelle”», conclude il maestro Daniele Colla.

Mattia Bello